CHI DICE D♀NNA DICE DEA
Nella propria vita ogni donna incarna la Dea, nei potenti modelli archetipici delle divinità femminili dell’antica Grecia, che la esprimono nella sua totalità.
La personalità della donna è molto complessa, più dee agiscono come spinte interiori, di diversa forza, per realizzarne la storia personale, attraverso confronti, conflitti, abbracci.
La Storia ci mostra come la donna vivesse ruoli quasi esclusivamente femminili, figlia, moglie, madre, ma le nuove generazioni vivono anche, attraverso lo studio e il lavoro, quelli che consentono loro la realizzazione delle proprie potenzialità e della propria indipendenza.
E allora entrano in gioco maggiormente le immagini interne delle dee “vergini”, che rappresentano la qualità “femminile” dell’autosufficienza, dell’autonomia e della crescita interiore, che non sono vittime, ma artefici consapevoli delle proprie scelte.
Naturalmente mantengono la loro presenza anche le dee, che descrivono i ruoli più tradizionali , portati verso il rapporto familiare, quale segno di appartenenza e di benessere e/o necessità, ma con un peso diverso, legato soprattutto alle fasi della vita.
Afrodite, dea dell’amore e della bellezza, è mediatrice nella ricerca della creatività e del cambiamento nel rapporto con “l’altro”, pur mantenendone ben presente la necessità di stabilità e di intensità, per permettere uno scambio autentico e vitale.